La scorsa settimana ho condiviso con voi una riflessione su come il growth hacking, nato come marketing per start up, si rivela un concetto utile anche per le aziende già consolidate. Pur non avendo un prodotto nuovo, tutte le realtà imprenditoriali si ritrovano ad agire in un contesto profondamente mutato dalla rivoluzione digitale e a parlare a consumatori che hanno rapidamente cambiato le proprie abitudini. Per questo, come scrivevo, tutti possono fare tesoro delle tecniche di growth hacking, che così si configura come una evoluzione del marketing tradizionale. Alla luce di questa riflessione, oggi voglio entrare nel pratico e vedere quali suggerimenti un growth hacker potrebbe dare al management di ogni azienda.
- SEO come Semplifica E Ottimizza… il tuo sito
Conosciamo la SEO per ben altri acronimi, ma in questo caso ci può aiutare per tenere a mente che oltre all’ottimizzazione per i motori di ricerca c’è di più… o di meno sarebbe il caso di dire. La regola aurea “Less is more” vale anche per la nostra homepage, la nostra prima impressione per chi ci viene a cercare sul web. Già, perché se abbiamo lavorato bene sulla SEO i nostri visitatori atterreranno sulle pagine più disparate, ma se abbiamo lavorato bene sul prodotto, sulle PR o sulla comunicazione magari ci sarà chi digiterà proprio il nostro sito. E, pensateci bene, vogliamo sommergere questi sprovveduti visitatori che vogliono sapere di noi con una valanga di informazioni? Vogliamo che la nostra stretta di mano sia seguita da un logorroico monologo sulle nostre origini, la nostra famiglia, la nostra situazione sentimentale/lavorativa/astrale?
- Dai al pubblico ciò che il pubblico vuole: contenuti
È la vera droga del momento: i contenuti. Internet ci ha reso affamati di conoscenza e di intrattenimento, dipendenti in ugual misura da infografiche e gattini e da elenchi puntati… oh quanto ci piacciono gli elenchi puntati. Così, qualsiasi sia il mezzo che la vostra azienda voglia scegliere, create contenuti originali e attirerete il pubblico. Parte di quel pubblico condividerà quel contenuto creando altro pubblico e parte di quel pubblico ancora più grande si trasformerà in vostri clienti. Non è magia è content marketing e assume diversi (tantissimi) nomi: blog e guest post; infografiche; immagini; presentazioni; video; podcast; ebook; webinar; social network eccetera eccetera… Come direbbe Walt Disney, l’unico limite è la tua immaginazione.
- È tutta una questione di numeri, dati e statistiche
Se c’è una cosa di cui siamo grati al web è la facilità con cui è possibile raccogliere i dati. Raccogliere e soprattutto riuscire a interpretare questi dati è un’operazione fondamentale perché significa raccogliere informazioni. Dai dati anagrafici dei nostri consumatori, alle loro abitudini d’acquisto, dalle preferenze su prodotti e servizi a noi complementari, all’efficacia di una nostra campagna promoziale, grazie a diversi tool oggi abbiamo a disposizione tantissime informazioni. E le informazioni giuste ci guideranno naturalmente nel processo di growth hacking, suggerendoci i modi migliori per rapportarci ai nostri utenti e proporre loro i nostri servizi/prodotti.
- C’è posta per te
La cara vecchia e-mail resta la numero uno e nel mondo del social media marketing, del content marketing, c’è ancora spazio per l’e-mail marketing, che anzi si rivela uno dei mezzi più diretti di comunicazione. Non fatevi fuorviare dalla comunicazione sui social network e continuate ad accrescere la vostra mailing list. Dal form sul sito al do ut des (iscriviti alla mailing list per scaricare l’ebook), i vecchi metodi per raccogliere le email si rivelano ancora efficaci. E insieme all’indirizzo mail avrete ottenuto anche un segno tangibile di interesse da parte dell’utente. Sappiate sfruttarlo in modo creativo.
- Crea, prova, misura, ricrea
Il growth hacking più che un insieme di tecniche fatte e finite è un approccio mentale “il cui nord è la crescita”. Tutte le soluzioni volte alla crescita vanno viste come esperimenti, come un processo circolare di idee, di prove e misurazioni, di valutazioni e di nuove idee. È un processo che vale per le startup e che vale per ogni prodotto, servizio, campagna promozionale… per tutto.
Chi si ferma è perduto, non mi stancherò mai di ripeterlo